L’intervento della Capitaneria di Porto dopo un sopralluogo effettuato nello stabilimento dell’Esercito. Intanto Federbalneari chiede a Zingaretti un ripensamento sugli interventi anti erosione”
Niente attività di navigazione, di pesca e di immersione. E niente passeggiate sulla spiaggia, all’altezza del civico 40 di Lungomare Amerigo Vespucci. Lo ha deciso la Capitaneria di Porto, dopo un sopralluogo effettuato nella giornata di sabato 27 novembre.
L’ordinanza della Capitaneria di Porto
Le verifiche condotte dall’autorità portuale, nella zona dov’è presente lo stabilimento dell’Esercito, hanno permesso di appurare una condizione di pericolo a cui si è deciso di porre rimedio firmando un’apposita ordinanza. In particolare è stata rilevata l’erosione di “una parte delle strutture in cemento ubicate sulla costa”, cosa che starebbe comportando anche un “grave rischio di crolli” nell’area dello stabilimento. Per garantire la pubblica incolumità, e la sicurezza nella navigazione, è quindi intervenuta la Capitaneria di Porto.
I danni riportati dagli stabilimenti
Ma lo stabilimento dei militari non è l’unico che, nel corso del fine settimana, ha subito gli effetti dell’erosione marina. “Sono tanti gli stabilimenti che hanno subito dei danni, tra venerdì e domenica. Penso ad esempio alle cabine in muratura del Kursaal, alla piscina del Mariposa, alla Nuova Pineta-Pinetina, al Gambrinus – ha elencato Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Lazio – purtroppo era uno scenario ampiamente prevedibile e che avevamo provato a far comprendere alla Regione, restando inascoltati”.
I fondi investiti dalla Regione
L’erosione delle spiagge è un problema che riguarda ampi tratti costieri del Lazio. Per questo l’ente governato da Nicola Zingaretti ha stanziato 5 milioni, destinando la gran parte, circa 3,6 milioni di euro, proprio ad Ostia. Fondi destinati, questi ultimi, per ripristinare la scogliera a ridosso dell’idroscalo, per riqualificare la scogliera sommersa esistente, per il ripascimento dell’area a levante del Canale dei Pescatori e per la sistemazione di un pennello sommerso.
La richiesta di Federbalneari
“Alla Regione chiediamo di stoppare gli interventi in corso che, anziché risolvere i problemi rischiano di peggiorarli e, contestualmente – ha spiegato il presidente di Federbalnerari Lazio – chiediamo di far partire quell’interlocuzione che la nostra categoria sta da tempo cercando di attivare. E’ attraverso la partecipazione che possiamo trovare soluzioni congeniali ad affrontare il problema dell’erosione. Diversamente finiremo solo per contare i danni subiti, sprecando in interventi inutili i fondi della collettività”.